Buonasera Signora,
la vicenda che lei propone è di una complessità tale che: oltre a non potere essere risolta compiutamente per mezzo del forum, non può essere risolta - neppure - senza sapere se lei e il suo compagno siete, oppure no, separati o divorziati.
Nel caso in cui foste separati, occorre rivedere - immediatamente - la distribuzione degli obblighi, come accordata pattiziamente o giudizialmente (lo stesso dicasi in caso di divorzio).
Se, invece, non siete separati, occorre che lei si attivi subito (non a separarsi), ma a risolvere la vicenda. Va infatti considerato che i soggetti deboli sono due: 1) di sicuro sua figlia; 2) quasi certamente il suo compagno, perchè ammalato. Insomma, l'unico soggetto che si presume in salute, e capace di intendere e di volere, è lei. E' quindi lei che deve vigilare sulla figlia ed evitare che sia esposta a pericoli. E' pure lei che, in un certo modo, deve occuparsi del compagno (se questi ha dei problemi di salute in corso). Non è detto pure (e tuttavia) che il bipolarismo escluda la capacità di svolgere i compiti genitoriali. Per le malattie psichiche, infatti, è tutto più relativo rispetto alle malattie prettamente organiche/motorie. Come vede, ci addentriamo in tematiche quali la medicina legale, la psicologia forense, il diritto penale e della famiglia, che, come le dicevo sin dall'inizio, non possono essere affrontate in questa sede (quantomeno qui non possono essere risolte). E' chiaro che ogni forma di minaccia ed aggressione deve essere segnalata subito alle Autortià preposte, le quali capiranno in che modo intervenire. IN CONCLUSIONE: Le consiglio vivamente di contattare subito un legale (anche il sottoscritto si rendere disponibile) per fare il punto in maniera risolutiva sulla vicenda sorta. In attesa di riscontro, Le porgo cordiali saluti. Avv. Sirio Solidoro