In passato ho fatto psicoterapia e cura farmacologia per attacchi di panico e ansia, 8 mesi di psicoterapia cognitivo-comportamentale e 1 anno e mezzo di cura con entact 10 mg ( in passato ero in cura presso un altro psichiatra che mi imbottita di farmaci ma alla sospensione, provata per due volte, i sintomi ritornavano subito). Questa volta sono riuscito a togliere i farmaci (maggio 2012) e a stare bene fino a febbraio 2013, quando ho riavuto problemi. Sono andato avanti fino ad aprile, dopodiché mi sono rivolto alla mia psichiatra che mi ha prescritto 10 gocce di xanax al mattino visto il fatto che ho problemi al lavoro (premetto che lavoro ogni mese dal 16 al 31 avendo un contratto part time). La mia psichiatra mi ha detto che in caso di cura, mi prescriverebbe il cymbalta e non l'entact, che è un srni e non un srri; io non vorrei rifare una cura cosa che ho detto alla mia psichiatra, ho 29 anni e non mi va di fare cure ciclicamente, e tentare di uscire da questo periodo no, faccio sempre la stessa vita, esco, lavoro ma con più difficoltà, con più ansia.
Ho due domande da fare:
1) 10 gocce di xanax mi sembrano che non siano neanche un dosaggio minimo (0,25mg è il minimo, equivalente di 11 gocce), e inoltre dovrebbe essere somministrato almeno 2 volte al di avendo un emivita breve, 4-6 ore; so bene che lo xanax non cura, ma potrei superare il periodo no, conosco il panico, lo affronto come insegnatomi dal mio psicoterapeuta, faccio mindfulness, sto con il disagio ecc...
2) la scelta del cymbalta mi sembra di aver capito, sarebbe motivata dal fatto che è meno attivante dell'entact, e che sarebbe mirato più per l'ansia generalizzata, cosa che è più presente in me.
Grazie per la cortese attenzione.