Autore Topic: Sono ipocondriaco  (Letto 12599 volte)

Lucafdl

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Sono ipocondriaco
; il: 22 Aprile, 2013, 16:08:05 ;
Ciao a tutti sono Luca ed è la prima volta che mi ritrovo confrontato con questo genere di forum, scrivo perchè sono ipocondriaco, penso che raccontando la mia esperienza magari potrà essermi utile o comunque d'aiuto a qualcun'altro con il mio stesso problema (come si dice: mal comune mezzo gaudio)!!! In ogni modo ho 35 anni, sono un tipo molto sportivo e molto attaccato alla cura del proprio corpo, mangio salutare e sono decisamente una persona dinamica e spiritosa. Ma fin da bambino ho il terrore delle malattie, già ricordo da piccolo di avere una zia malata di SLA e credevo che un giorno o l'altro questa terribile malattia sarebbe venuta anche a me, crescendo le cose al posto di migliorare sono peggiorata, molte delle mie vacanze sono contornate da visite al pronto soccorso locale (Ibiza, San Paolo, Atene, Darwin, Volterra, Pisa, Cuba e Lisbona) e non contiamo le volte che per banali acciacchi sono finito al pronto soccorso vicino a casa mia!! Ma mentre una volta una visita medica che diceva "Luca tranquillo non hai nulla"bastava a tranquillizzarmi, ora questo non funziona più, metto in discussione ciò che dice il medico e vivo con il terrorre che il disturbo che ho al momento mi porterà diretto alla morte o a vivere il resto della mia vita in un modo atroce!! A gennaio sono stato dal medico di famiglia e dal gastroenterologo perchè ero convinto di avere un'appendicite andata in peritonite (avvertivo forti dolori al basso addome destro), così mi hanno fatto prelievi di sangue, ecografia e per finire pure una colonscopia (non si sa mai magari era cancro al colon) morale??? Non hanno trovato nulla di anomalo!!! Ora sono due mesi che ho dolore all'occhio destro, vedo in modo confuso e la pupilla sinistra resta un filo più dilatata più dell'altra. Morale??Sono convinto di diventare cieco, sono stato da 3 oculisti e dal medico di famiglia, tutti dicono di non preoccuparmi ma che il mio stato d'ansia mi procura tutto questo, ancora una volta non riesco a dargli fiducia, credo che non mi capiscono e che molto probabilmente il mio problema è di natura neurologica vorrei prendere un'appuntamento dal neurologo ma il medico di famiglia e il mio psichiatra dicono di evite e d'iniziare a vivere serenamente senza tante paturnie, purtroppo non ce la faccio.Neppure i miei genitori non sanno più se prendere seriamente le mie lamentele o meno, eppure io vedo in modo distorto e ovviamente non riesco a capire come questo possa essere un semplice fattore "psicosomatico"mi sembra davvero d'impazzire e sono certo che se non avessi questo problema alla vista sarei la persona più contenta di questo mondo. Da gennaio sono in terapia da uno psichiatra, dice che una volta risolto questo problema ne sorgerà uno nuovo, il mese scorso mi ha prescritto degli antidepressivi ma alla metà della prima mezza pastiglia sono uscito di senno, ho passato 48 ore senza chiudere occhio, l'ansia si accentuava e sentivo come delle fortissime folate di calore alla testa, così è passato a prescrivermi un farmaco ansiolitico (deanxit) che sinceramente non trovo mi aiuti molto, infatti, a mio parere se il problema legato alla vista doveva essere spicosomatico, grazie al farmaco avrei dovuto risolverlo, invece nulla.... perciò non so più che pesci prendere, sono spaventato e vivo nel terrore :'( !!!!Va beh, mi rendo conto di aver scritto un po'troppo comunque se avete letto fino in fondo vi ringrazio per l'attenzione e ne approfitto per augurare a tutte quelle persone che si ritrovano in questa situazione di trovare finalmente un po'di serenità!!!

serena.carni

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Re:Sono ipocondriaco
; Risposta #1 il: 30 Aprile, 2013, 09:40:03 ;
Ciao Luca,
l'ipocondria è un disturbo collegato all'ansia, che si focalizza sulla propria salute fisica. Esperienza di malattia precoci (proprie o dei propri cari come nel tuo caso) o di gestione medica insoddisfacente generano un fattore di vulnerabilità che induce a focalizzare l'attenzione su questa sfera di contenuti. Si formano assunzioni disfunzionali rigide e/o negative riguardo la propria salute che portano ad individuare sintomi che suggeriscono la presenza di malattia  (ad es., "Le sensazioni fisiche che non mi so spiegare sono pericolose"). Ciò attiva pensieri automatici negativi e immagini vivide negative che aumentano i livelli di ansia. Come conseguenza si tende a effettuare checks continui sulle proprie sensazioni fisiche, individuando nuovi sintomi e mantenendo il circolo vizioso dell'ansia.
Gli individui sviluppano la necessità di effettuare controlli continui ("Devo capire ciò che mi succede").
Le rassicurazioni tendono via via a perdere di efficacia, poiché le sensazioni fisiche realmente sono percepite e perché nulla può proteggerci per tutta la vita dall'eventualità di incorrere in una malattia.
Perciò è necessario accettare il rischio di potersi ammalare.
Vivere con il dubbio e la paura continua di poter incorrere in una malattia diventa, in tal modo, più invalidante della malattia stessa, poiché fa vivere tutta la vita nella condizione di "malato" portando a sottoporsi a controlli medici continui e a provare profondo dolore e sconforto.
Chi vive in questa condizione dovrebbe valutare la possibilità di effettuare un percorso terapeutico al fine di spezzare il circolo vizioso che mantiene tale timore e poter vivere una vita più serena.
A presto
Psicologa - Psicoterapeuta
Dottore di ricerca in Psicologia Cognitiva

 

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