Il Disturbo post-traumatico da stress (DPTS), o Post-Traumatic Stress Disorder (PTSD), in Psicologia e in Psichiatria è un quadro clinico dato da un insieme di ripercussioni psicologiche dovute alla grande sofferenza provocata da eventi critici traumatici o violenti.
L’aver vissuto un’esperienza drammatica o catastrofica, non sempre procura un disturbo post-traumatico da stress, ma i sintomi derivanti da questo tipo di situazioni sono alla base della diagnosi per il DPTS.
Il disturbo post-traumatico da stress si può dunque manifestare in soggetti “colpiti” da situazioni critiche al di fuori della normalità, siano esse di origine ambientale (catastrofi, terremoti, nubifragi, incendi, incidenti stradali….), di natura psicologica (violenze subite o a cui si ha assistito, abusi sessuali…) o di natura bellica (attentati, guerre, combattimenti cruenti….).
E’ da considerare che nella maggior parte dei casi, questo disturbo può essere trattato in maniera appropriata, prendendo in considerazione un percorso di psicoterapia specifico, affiancato da un eventuale trattamento farmacologico. Va detto, a onor del vero, che non tutte le situazioni critiche fin qui esposte danno necessariamente origine ad un disturbo post-traumatico da stress. Nella maggior parte dei casi, infatti, gli effetti derivanti danno luogo a reazioni emotive transitorie e difficilmente si trasformano nel DPTS (l’incidenza media nella popolazione del disturbo post-traumatico da stress è dell’8% circa).
Il DPTS si potrebbe pensare colpisca soggetti particolarmente “deboli” psicologicamente, ma non è così. A volte soggetti apparentementi solidi e stabili psicologicamente, subiscono un maggior contraccolpo per situazioni lesive della loro personalità portandoli ad un difficile percorso di rielaborazione del vissuto.
Il disturbo post-traumatico da stress può manifestarsi anche con modalità e tempistiche diverse per ogni caso. Il disturbo acuto da stress (ASD/DAS), con sintomi simili al DPTS, si può presentare anche dopo solo poche ore dall’evento e perpetuarsi a lungo. In altri casi il disturbo inizia a comparire dopo molto tempo, anche a distanza di parecchi mesi.
Nei soggetti colpiti da disturbo post-traumatico da stress si manifestano sintomi pressochè identici nella gran parte dei casi, i quali si possono riassumere nella triade sintomatologica: intrusioni, evitamento, hyperarousal.
Vi sono poi altri sintomi, il numbing una sorta di smarrimento, stato confusionale anche se cosciente, e gli incubi in cui si ripresentano le immagini e le scene vissute.
Spesso chi soffre di disturbo post-traumatico da stress cerca di porre rimedio alla sua condizione, rifugiandosi nell’uso di farmaci e psicofarmaci, alcol o droga, ottenendo l’effetto contrario. I sensi di colpa che accompagnano queste persone per non aver potuto far nulla per evitare l’evento traumatico di cui si rendono spesso colpevoli o per non essere stati d’aiuto a persone in difficoltà, generano in essi varie forme più o meno gravi di ansia e depressione. Si creano così situazioni in cui i familiari si ritrovano impotenti nell’assistere l’individuo, vivendo un clima di grande difficoltà relazionale.
E’ perciò consigliabile ricorrere il prima possibile ad un intervento da parte di personale specializzato quali psicoterapeuti e/o psichiatri, in modo da poter supportare adeguatamente il paziente e i familiari. In molti casi è possibile ristabilizzarne o migliorarne in maniera significativa la condizione psichica, anche in casi in cui il DPTS è presente già da molto tempo.
Mi occupo di DPTS presso i miei studi privati in Salerno e provincia. Se volete fare chiarezza sul vostro attuale stato psico-fisico, potete contattarmi e insieme valuteremo la possibilità d’intraprendere un percorso di psicoterapia.
Dr.ssa Mirella Mazzaccaro